(ANSA) - ROMA, 28 GIU - Il carbone e altri combustibili
solidi usati per cucinare e per riscaldarsi a Pechino e dintorni
fanno più danni, in termini di smog, di trasporti e impianti di
produzione di energia elettrica. Lo afferma uno studio
pubblicato su Pnas.
Si tratta di emissioni "incontrollate", spiega uno degli
autori dello studio, Denise Mauzerall, docente della Princeton
University, che producono "una quantità di inquinanti
atmosferici sproporzionatamente grossa che contribuisce allo
smog di Pechino e delle regioni circostanti".
Lo studio ha calcolato che le famiglie rappresentano circa il
18 per cento del consumo totale di energia nella regione di
Pechino, ma producono il 50% delle emissioni di carbonio nero e
il 69% delle emissioni di carbonio organico. I ricercatori
affermano che a Pechino le abitazioni producono più polveri
inquinanti rispetto al settore dei trasporti e degli impianti di
energia elettrica. Nella stagione invernale, con l'uso massiccio
del riscaldamento, le famiglie contribuiscono alle polveri
sottili anche più delle fonti industriali.(ANSA).
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