''Prima ancora che l'ambiente, ad essere inquinato è l'intero sistema di gestione dei rifiuti nella Regione''. Queste le conclusioni della relazione sulla Sicilia della commissione Ecomafie, presieduta da Alessandro Bratti, che racchiude in 400 pagine l'attività d'indagine parlamentare durata circa un anno.
Il documento racconta del ''continuo stato di emergenza'' dovuto a situazioni ''storiche ma ancora attuali'' come il ''perdurare della capacità d'infiltrazione nel sistema da parte di Cosa nostra, una diffusa e penetrante corruzione negli apparati amministrativi e il ricorso massiccio al sistema delle discariche''.
La relazione ricostruisce la ''presenza di un sistema di illegalità diffuso e radicato che costituisce uno dei veri ostacoli ad un'autentica risoluzione delle problematiche esistenti ormai da decenni''.