ROMA - ''Gli interventi esposti nella relazione hanno un costo complessivo di 592 milioni di euro''. Questa la stima fatta dall'Ilva e contenuta nella relazione sullo stato di attuazione degli interventi del Piano ambientale. Il documento è stato inviato dai commissari straordinari di Ilva Piero Gnudi, Enrico Laghi, Corrado Carrubba alla commissione parlamentare d'inchiesta sul ciclo dei rifiuti (Ecomafie), presieduta da Alessandro Bratti.
Per quanto riguarda le prescrizioni del Piano ambientale - spiega la commissione Ecomafie - sono stati ''completati 112 interventi su 170 previsti'' (così come da Dpcm del 14 marzo 2014); risultano ancora ''in corso i lavori per l'attuazione delle prescrizioni sulla copertura dei parchi minerari, il cui completamento dovrà essere realizzato entro 36 mesi dal rilascio del provvedimento di riesame dell'Aia'' (Autorizzazione integrata ambientale).
Rispetto ai 592 milioni, ''l'importo ordinato indicato nella relazione è pari a 33,5 milioni di euro - spiega la commissione Ecomafie - risultano avviati, tra gli altri, i seguenti interventi: realizzazione e gestione dei depositi temporanei, rimozione dei fanghi dai canali, gestione dei materiali da 'Fanghi acciaieria (Acc)', 'Fanghi d'altofono(Afo)' e 'Polverino d'altoforno (Paf)', prosecuzione dell'esercizio della discarica per rifiuti non pericolosi sita in area Cava 'Mater Gratiae', nuova discarica rifiuti non pericolosi, lo studio sulla raccolta e trattamento delle acque''.
Per quanto riguarda ''le bonifiche gli interventi previsti risultano non ancora avviati, con una spesa effettuata fino ad oggi minima'' di ''meno di un milione di euro su un budget di 290,1 milioni di euro''.