Mettere al bando nel bacino del Mediterraneo le buste di plastica di spessore inferiore ai 100 millesimi di millimetro (micron): è l'appello lanciato da Legambiente, cui hanno aderito Kyoto Club e Alleanzaper un Mediterraneo sostenibile. L'obiettivo, rende noto Legambiente in una nota, è estendere il bando, già in vigore in Italia, Francia e Marocco, a tutti i Paesi che si affacciano sul Mediterraneo.
Lanciato nell'ambito della Conferenza internazionale sul clima di Marrakech, la Cop22, l'appello si basa sulla considerazione che "se il bando fosse esteso a tutti i Paesi che si affacciano sul Mediterraneo, i risultati in termini climatici - rileva Legambiente - sarebbero molto più rilevanti grazie alla consistente riduzione del consumo di greggio e alla diminuzione delle emissioni di CO2, con notevoli vantaggi anche per l'ambiente marino e costiero".
Sempre a Marrakech Legambiente ha proposto la definizione di "un piano per ridurre e riciclare la plastica in tutti i settori e una campagna internazionale per incrementare la raccolta differenziata". Nel mirino degli ambientalisti, osserva Legambiente, ci sono infatti anche "le micro particelle di plastica utilizzate nei cosmetici e i cotton fioc non biodegradabili e compostabili".
La plastica, rileva l'associazione ambientalista, è il materiale più diffuso tra i rifiuti che inquinano il Mediterraneo, pari al 16% di tutti i rifiuti individuati lungo le spiagge.