(ANSA) - NEW YORK, 5 DIC - Vittoria per i Sioux. Il genio militare americano ha bocciato l'attuale percorso previsto per l'oleodotto in Nord Dakota, contro cui da mesi i nativi americani si stanno battendo. Proprio in seguito alle proteste il progetto era stato fermato dall'amministrazione Obama per permettere allo Us Army Corps of Engineers di esprimersi. I nativi hanno sempre sostenuto che l'oleodotto è un enorme rischio per l'ambiente e per le falde acquifere della loro riserva. L'oleodotto, infatti, doveva passare sotto un bacino acquifero del fiume Missouri, per collegare il Nord Dakota con il Sud Dakota e l'Iowa, fino a raggiungere la stazione di carico nell'Illinois, attraversando in tutto quattro stati. Il progetto, dal costo di circa 3,8 miliardi di dollari, è stato fortemente osteggiato dai Sioux che oltre a temere per eventuali contaminazioni delle riserve idriche sostenevano che si trattava di una grave profanazione delle terre sacre degli avi, quelle praterie dove generazioni di loro antenati hanno vissuto, cacciato i bisonti e trovato sepoltura. La società costruttrice, la texana Energy Transfer Partners, sostiene invece che l'oleodotto porterà milioni di dollari all'economia locale e sarà più sicuro di tutti quei camion e convogli ferroviari spesso al centro di incidenti pericolosissimi per l'uomo e per l'ambiente.