- BRUXELLES - Dal Nord al Sud Italia ci sono quasi mille località, da note mete turistiche a grandi città, dove gli impianti fognari non rispettano le norme europee, con rischi per l'ambiente e la salute umana. La situazione, da tempo sotto osservazione da parte della Commissione Ue, rischia, secondo le informazioni raccolte dall'ANSA a Bruxelles, di sfociare in un nuovo rinvio davanti alla Corte di giustizia europea e a multe nel 2017, per il mancato rispetto della direttiva del 1991 sulle acque reflue.
Il problema è particolarmente concentrato in Sicilia, Calabria, Campania e Lombardia, che contano da sole per i due terzi dei siti non a norma, ma il problema in realtà riguarda tutta Italia, in quanto l'unica regione senza procedure d'infrazione Ue è il Molise, perché scarica le sue acque reflue nelle regioni confinanti.