Travestiti da api operaie, di fronte al ministero delle Politiche agricole, 11 attivisti di Greenpeace hanno inscenato uno 'sciopero' per chiedere il bando totale dei pesticidi neonicotinoidi. Gli attivisti hanno protestato mostrando uno striscione con la scritta "Stop ai pesticidi - Salviamo le api", impugnando cartelli e intonando lo slogan "Niente api, niente cibo".
La protesta si è svolta in occasione dell'incontro previsto il 17 e 18 maggio prossimi tra l'Italia e gli altri Paesi dell'Unione Europea per discutere la messa al bando definitiva di tre insetticidi neonicotinoidi: imidacloprid e clothianidin della Bayer, e thiamethoxam della Syngenta.
"La Commissione europea ha proposto il divieto a livello Ue per questi tre insetticidi sistemici, ormai tristemente famosi per il loro impatto su api e altri impollinatori naturali. Se tale proposta dovesse diventare legge, verrebbero banditi definitivamente" spiega Federica Ferrario, responsabile campagna Agricoltura sostenibile di Greenpeace Italia.
"Siamo qui per chiedere al ministro Martina di vietare i pesticidi più dannosi per api e impollinatori, a cominciare dai tre neonicotinoidi in discussione la prossima settimana, e di investire in pratiche agricole sostenibili", ha sottolineato Ferrario, ricordando che "a sostegno di questa campagna hanno aderito più di centomila italiani che hanno firmato il nostro appello".