In un'isola corallina del Pacifico meridionale, a 5mila chilometri di distanza dal centro abitato più vicino, si possono contare 37,7 milioni di rifiuti di plastica. La scoperta è stata fatta dalla ricercatrice Jennifer Lavers, dell'Istituto per gli studi marini e antartici dell'università della Tasmania, nell'sola di Henderson, grande appena 37,3 chilometri quadrati e annessa alla colonia delle isole Pitcairn.
In uno studio pubblicato sulla rivista Pnas, la ricercatrice spiega di aver trovato sulle spiagge la più alta concentrazione di rifiuti mai registrata: 671 per metro quadrato. Si stima che i detriti di plastica presenti raggiungano complessivamente un peso di 17 tonnellate.
La causa del fenomeno è la vicinanza dell'isola al centro di una corrente oceanica chiamata vortice subtropicale del Nord Pacifico, che rende Hendersen punto focale per rifiuti provenienti dal Sud America o abbandonati dalle navi da pesca.
"Ciò che è successo sull'isola di Hendersen dimostra che non c'è scampo dall'inquinamento da plastica, neanche nelle aree più remote dei nostri oceani", ha detto Lavers. "Lungi dall'essere l'incontaminata isola deserta che ci si potrebbe immaginare, Henderson è un esempio scioccante ma tipico di come i detriti di plastica colpiscano l'ambiente su scala globale".