ROMA - L'ozono (O3) è un inquinante che si forma a partire da altri inquinanti, i composti organici volatili (COV) e gli ossidi di azoto (NOx), in presenza di forte irradiazione solare.
È molto tossico per l'uomo: è un irritante per tutte le membrane mucose ed una esposizione prolungata può causare tosse, mal di testa e perfino edema polmonare.
Quando supera i 180 microgrammi al metro cubo (soglia di informazione) possono esserci rischi per le categorie più sensibili, anche in caso di breve esposizione: anziani, bambini, donne in gravidanza, asmatici, cardiopatici o con patologie polmonari. Il consiglio per loro è restare a casa.
Oltre i 240 microgrammi al metro cubo (soglia di allarme) il rischio in caso di esposizione si allarga a tutta la popolazione.
La particolarità dell'ozono è che si forma soprattutto in zone rurali e spopolate, perché l'aria inquinata dal traffico cittadino lo "distrugge". Questo gas si scompone con una reazione chimica in prossimità di sorgenti di monossido di azoto (NO), emesso dai veicoli a motore e dai grandi impianti di combustione.