ROMA - Le Maldive sono l'ultimo Paese in ordine di tempo ad unirsi alle Nazioni Unite nella lotta ai rifiuti che finiscono negli oceani. Lo Stato insulare ha aderito alla campagna CleanSeas dell'Unep, il Programma dell'Onu per l'Ambiente, che chiede a governi, industrie e i cittadini di ridurre l'uso della plastica.
Le Maldive, ventottesima nazione ad aderire all'iniziativa CleanSeas lanciata nel febbraio scorso, si sono impegnate a mettere in atto una campagna nazionale volta a ridurre l'uso di oggetti di plastica usa e getta.
Ogni anno, ricorda l'Unep, 8 milioni di tonnellate di rifiuti d plastica finiscono negli oceani, causando 8 miliardi di dollari di danni agli ecosistemi marini. La regione dell'Asia-Pacifico rappresenta il 60-70% di questo inquinamento.
"I nostri oceani ci collegano e sono fondamentali per la nostra sopravvivenza. Non possiamo continuare a trattarli come un deposito di rifiuti", ha detto Erik Solheim, a capo dell'Unep. "I piccoli Paesi insulari in via di sviluppo come le Maldive sono i più colpiti dall'attuale marea d'inquinamento, e la loro adesione a CleanSeas manda un messaggio importante: adesso basta".