Gli impatti dell'inquinamento acustico sulla salute sono un problema crescente in Europa, visto l'aumento di patologie cardiovascolari, difficoltà nella capacità di apprendimento a scuola dei bambini, disturbi del sonno e acufeni. Secondo un report dell'Agenzia europea dell'Ambiente (Aea) sul rumore in Europa del 2014 (l'ultimo disponibile sul tema), sono almeno 8 milioni coloro che soffrono di disturbi del sonno dovuti a rumore ambientale e ogni anno l'inquinamento acustico causa in Europa 43mila ricoveri in ospedale e diecimila morti premature. Secondo stime dell'Organizzazione mondiale della sanità (Oms), negli stati membri dell'Unione europea e altri Paesi dell'Europa occidentale quotidianamente vengono persi 61mila anni per cardiopatia ischemica, 45mila anni per difficoltà cognitive dei bambini, 903mila anni per disturbi del sonno, 22mila anni per acufeni e 587mila anni per fastidi. Da questi numeri, secondo l'Oms emerge che almeno un milione di anni di vita sana sono persi ogni anno e soprattutto per il rumore legato al traffico stradale. L'Oms raccomanda il rispetto delle soglie di esposizione ai decibel, fissate a 65 durante il giorno e a 55 per la notte. Stime riportate dall'Aea indicano che quasi 20 milioni di cittadini europei sono esposti al rumore del traffico oltre i 55 decibel, il 20% a livelli oltre i 65 dB durante il giorno e più del 30% a oltre i 55 dB la notte. Secondo un rapporto dell'Agenzia, si prevede che nel 2020 l'80% degli europei vivrà in aree urbane, in molti casi vicino infrastrutture e snodi di trasporto trafficati, come aeroporti e autostrade. Inoltre, il rumore derivato dal traffico di aeroplani negli aeroporti e nelle loro vicinanze incide su un numero notevole di persone, inclusi i bambini delle scuole: in Europa, almeno 8.000 di loro hanno problemi di lettura causati dall'esposizione a elevati livelli di rumore.