"Il problema della "marine litter" è da tempo al centro dell'attenzione del Ministero dell'Ambiente e oggetto di programmi e iniziative sia a livello nazionale che internazionale". Così ha risposto oggi il ministro dell'Ambiente, Gian Luca Galletti, a una interrogazione alla Camera del deputato Pd Enrico Borghi sulle strategie del governo contro la plastica in mare.
"Già dal 2011 il Ministero ha finanziato i primi studi sull'impatto delle microplastiche sugli organismi marini - ha detto Galletti -. L'Italia ha posto la questione "globale" della spazzatura marina fra i temi centrali del G7 ambiente che si è svolto in giugno a Bologna. Nella dichiarazione conclusiva, tale impegno è stato riaffermato da tutti gli Stati. E' stata riconosciuta l'esigenza di riduzione progressiva delle plastiche monouso e delle microplastiche per evitarne la dispersione nell'ambiente marino, anche attraverso la ricerca su loro sostituti".
Per Galletti "l'Italia si è posta da tempo in una posizione avanzatissima, non solo a livello legislativo, ma anche grazie allo sviluppo di un settore come quello della "chimica verde".
Nell'ambito della recente presidenza italiana del G7, l'Italia ha promosso il "7/o Programma d'azione per l'ambiente" nonché la "Strategia per l'ambiente marino". Sempre in quella sede, il ministero ha rinnovato il suo impegno nella Coalizione Internazionale 'Stop Plastic Waste'.
"Nell'ambito del Fondo Europeo per gli Affari Marittimi e la Pesca - ha detto Galletti - sono stati aperti i bandi europei che hanno quale attività prioritaria la riduzione dei rifiuti marini. Il Ministero dell'ambiente ha avviato nel 2015 un importante programma di monitoraggio nazionale per la valutazione continua dello stato ambientale delle acque marine".
"Vi è poi la Strategia Marina - ha continuato il ministro -, con tre nuove misure in relazione ai rifiuti marini e nel luglio scorso è stato sottoscritto l'Accordo di Programma per la pulizia dei fondali marini per il porto di Porto Cesareo ed è in corso di sottoscrizione l'Accordo per i porti di Savona-Vado Ligure".
"Il Ministero dell'ambiente e l'ISPRA - ha concluso Galletti - hanno partecipato, e partecipano, a vari progetti europei sul tema decisivo della governance. L'Ispra ha, inoltre, presentato un progetto pilota denominato ECOMUSSEL, che progetta nuovi materiali biodegradabili".