Invasione di microplastiche nei laghi italiani, con quelli di Como e Maggiore che hanno mostrato picchi di oltre 500mila particelle per chilometro quadrato. A dirlo sono i risultati di un campionamento ad hoc sulle microparticelle con dimensione inferiore ai 5 millimetri, compiuto dalla campagna itinerante Goletta dei Laghi 2017 di Legambiente, realizzato per il secondo anno consecutivo, in collaborazione con Enea. (Qui la mappa interattiva sull'inquinamento di mare e fiumi in Italia)
Sono stati sei i bacini monitorati: Iseo, Maggiore, Garda, Trasimeno, e per la prima volta Como e Bracciano, per un totale di quasi 50 chilometri.
Nei laghi di Como e Maggiore è stata trovata la maggiore quantità di microparticelle: nel primo c'era una densità media di 157mila particelle per chilometro quadrato nella parte settentrionale, e un picco di oltre 500mila nel secondo transetto collocato più a nord, in corrispondenza del restringimento tra Dervio (Lecco) e Santa Maria Rezzonico (Como). Il lago Maggiore ha mostrato una densità media di 123mila particelle per chilometro quadrato, con un picco di oltre 560mila particelle in corrispondenza della foce del fiume Tresa, tra Luino e Germignaga (Varese), sul quale insiste il depuratore, spiega l'ong.
Non se la passano bene neanche i laghi di Bracciano e di Iseo. Il primo, fortemente colpito quest'estate dalla siccità e dell'eccessiva captazione che hanno creato condizioni ambientali critiche, nei dieci transetti campionati dai tecnici di Goletta dei Laghi ha presentato una media di 117mila particelle per chilometro quadrato; il secondo, quello di Iseo, una media 63 mila particelle. Valori medi più bassi, invece - conclude Legambiente - per il lago di Garda con quasi 10mila particelle per chilometro quadrato e per il Trasimeno con 7.914 particelle su chilometro quadrato. (ANSA).