ROMA - La ong ambientalista Marevivo lancia la campagna #StopMicrofibre per sensibilizzare sul problema delle microplastiche rilasciate dai tessuti sintetici in lavatrice.
"Diversi studi hanno dimostrato come ogni lavaggio liberi milioni di fibre microplastiche, particelle inferiori ai 5 millimetri di lunghezza, che causano danni alla vita marina - scrive Marevivo in un comunicato -. Secondo il team dell'università di Plymouth, Regno Unito, ogni ciclo rilascerebbe circa 700.000 fibre di microscopiche particelle nell'ambiente".
"Queste microfibre - spiega Rosalba Giugni, Presidente di Marevivo - raggiungono il mare perché non bloccate dagli impianti di trattamento. Un danno non solo ambientale, perché le particelle entrano nella catena alimentare accumulandosi negli apparati digerenti degli animali, riducendo anche la loro capacità di assorbire il cibo".
Tra i tessuti sotto accusa ci sono l'acrilico e il poliestere. "Scienziati di tutto il mondo stanno lavorando per trovare una soluzione - conclude Marevivo -. La prima fra tutte deve essere quella di studiare tessuti senza rilascio di microfibre. Non è semplice, nel frattempo ognuno di noi può fare qualcosa per aiutare il mare. Ridurre, Riciclare e Riusare.
Ridurre gli acquisti superflui, usare più a lungo i capi acquistati e riciclarli correttamente, effettuare lavaggi meno frequenti usando programmi per la lavatrice brevi, a basse temperature e con una velocità della centrifuga ridotta".