Cade la prima testa dopo il caso dei test su animali e essere umani che sta travolgendo l'industria dell'auto tedesca: Volkswagen ha sospeso Thomas Steg, responsabile del Gruppo per la sostenibilita' e le relazioni esterne, dal suo incarico, fino a che sarà fatta piena chiarezza. Lo ha riferito il colosso di Wolfsburg.
In precedenza Steg, alla Bild, il tabloid che ha riportato in Germania il caso delle scimmie sottoposte alle emissioni di gas di scarico negli Usa, aveva annunciato che Volkswagen rinuncerà del tutto in futuro a fare esperimenti sugli animali. "Vogliamo escludere del tutto i test sugli animali per il futuro", ha affermato Steg. Il caso dei test sugli esemplari giavanesi è diventato ancor più eclatante, però, con la rivelazione degli studi promossi dalla società di ricerca dei colossi dell'auto tedesca Eugt sugli esseri umani. Una ricerca su 25 persone effettuata con la collaborazione dell'università di Aquisgrana, che ieri ha difeso la ricerca, affermando che fosse concepita per la tutela dei lavoratori.
Per il ministro della giustizia tedesco Heiko Maas "quello che è stato riportato è scioccante. Chi ha dato il mandato per test del genere deve aver completamente perso il senso della misura". Il commento è riportato sulle pagine del 'Passauer Neuer Presse'. "Abusare di persone e animali per i propri scopi - dichiara - è semplicemente atroce".
Comitato scientifico Eugt difende i test - Chi si scaglia contro i test farebbe bene a informarsi: quelle ricerche erano rilevanti. Lo avrebbe affermato all'Handelsblatt Helmut Greim, 81 anni, presidente del comitato scientifico dell'Eugt, la società di ricerca dei colossi dell'auto tedesca che ha promosso i test sui gas di scarico su persone e animali. "È molto strano per uno scienziato leggere cosa sia stato scritto nei media negli ultimi giorni a proposito dell'Eugt e dei test sulle scimmie e sulle persone", ha scritto Greim. I risultati della ricerca erano importanti e rilevanti, afferma secondo il giornale, ed è deplorevole che studi del genere non si siano potuti ripetere a causa della chiusura della società. Entrambi gli studi sono stati sottoposti alla commissione etica e approvati, ha continuato. "Posso solo dire che chi arriva a certe esternazioni dovrebbe prima informarsi", ha concluso a proposito del clamore mediatico.