ROMA - Generali ha un ruolo di primissimo piano nella copertura assicurativa delle principali centrali a carbone della Polonia, tra cui le più inquinanti di tutta Europa per la quantità di CO2 emessa. A puntare il dito contro il colosso italiano delle assicurazioni è Greenpeace, che oggi pubblica il report "Dirty Business", lanciato dalla rete internazionale Unfriend Coal, di cui fa parte Re:Common.
Il rapporto rivela come alcune compagnie assicurative sostengano finanziariamente il comparto carbonifero in Polonia, settore in grande espansione, con 10 gigawatt di nuove centrali e 3,2 miliardi di tonnellate di lignite da miniere a cielo aperto. Tra le centrali finanziate da Generali ci sono Kozienice, secondo impianto più grande d'Europa, Turow, che secondo gli ambientalisti inquina l'acqua potabile di circa 30mila persone, e Opole, che passerà da circa 1.500 a oltre 3 mila megawatt di capacità e che già emette 5,8 milioni di tonnellate di CO2 l'anno.
La centrale di Turow e la centrale di Belchatow per Greenpeace sono le più inquinanti di tutta Europa, responsabili di migliaia di morti premature stimate, ma la compagnia energetica polacca PGE intende costruire nuovi impianti a carbone per una capacità di 5.260 megawatt.
In particolare, si afferma nel rapporto, fra il 2016 e il 2017, Generali ha aumentato il suo portafoglio di investimenti in azioni della polacca PGE e di altre aziende del settore per un totale di 9,7 milioni di euro di investimento. Una mossa in controtendenza, afferma Greenpeace, rispetto ad altre compagnie assicurative, come Axa, Allianz e Aviva, che invece dal 2015 hanno cominciato a disinvestire dal business del carbone per circa 16 miliardi di euro.
Di qui l'appello di Alessandro Runci di Re:Common e di Luca Iacoboni di Greenpeace Italia: "È giunto il momento per il Leone di Trieste di decidere se prendere la leadership nel settore seguendo l'esempio virtuoso di Axa, o se invece rendersi responsabile della peggiore catastrofe sanitaria e climatica associata alla promozione di una fonte energetica così obsoleta come il carbone".
La risposta di Generali Assicurazioni. "Generali considera molto importante il tema della protezione dell'ambiente. Per questo la nostra Responsible Investment Guideline prevede il "grave danno ambientale" come uno dei criteri di esclusione dal nostro universo investibile. Inoltre, per rispondere adeguatamente e con efficacia alla sfida globale del clima, in coerenza all'impegno dimostrato con l'adesione al Paris Pledge for Action, Generali sta perfezionando una strategia che favorisca la transizione verso una società a basso impatto ambientale". Lo rende noto un portavoce di Assicurazioni Generali, dopo che oggi la ong ambientalista Greenpeace ha accusato la società di assicurare le centrali a carbone inquinanti della Polonia.