ROMA - "Molte delle auto diesel Euro 6 in circolazione sforano i limiti consentiti di inquinamento". Lo sostiene un'indagine dell'unità di giornalismo investigativo di Greenpeace Uk, che si basa su "test effettuati dalle stesse Case automobilistiche".
L'associazione ambientalista ha ottenuto i risultati dei test su strada dai 20 principali marchi automobilistici dell'Ue, per ogni nuovo modello di diesel approvato per la vendita durante il periodo di monitoraggio. I risultati mostrano che il 51% dei nuovi motori diesel sottoposti a test tra aprile 2016 e settembre 2017 ha registrato emissioni di biossido di azoto (NO2) su strada superiori al limite di 168 mg/km consentito per i nuovi modelli che oggi richiedono l'approvazione.
Nonostante l'industria automobilistica si vanti del fatto che gli ultimi veicoli Euro 6 "dispongono di una tecnologia intelligente che converte la maggior parte degli ossidi di azoto in azoto innocuo e acqua", Greenpeace ha scoperto che questa tecnologia - riduzione catalitica selettiva (SCR), o AdBlue - non è stata montata su molti dei diesel approvati durante il periodo di monitoraggio.
"Il biossido di azoto, il gas all'origine dello scandalo Dieselgate - dichiara Andrea Boraschi, responsabile della campagna Trasporti di Greenpeace - è un cancerogeno certo. E il cancro è solo una delle molte patologie che può causare. In moltissimi casi i diesel Euro 6 - sottolinea - non sono auto migliori di quelle con cui l'industria automobilistica ha truffato i consumatori per anni e avvelenato l'aria che tutti respiriamo. Sulle nostre strade circolano milioni di diesel le cui emissioni sono al di fuori di qualsiasi limite di tollerabilità. Questa tecnologia deve essere abbandonata presto dal mercato e chiediamo che venga bandita dalla circolazione nei prossimi anni".