ROMA - Nasce "Usa e getta? No, grazie", la nuova campagna di informazione e sensibilizzazione lanciata oggi da Legambiente per la prevenzione e la messa al bando di alcuni prodotti usa e getta, per stimolare il cambiamento spontaneo di abitudini dei cittadini e un intervento più deciso dei governi contro il marine litter.
Solo dall'inizio dell'anno a oggi, i volontari di Legambiente hanno pulito almeno 500 spiagge italiane, rimuovendo circa 180mila tra tappi e bottiglie, 96mila cotton fioc e circa 52mila tra piatti, bicchieri, posate e cannucce di plastica.
Per lanciare la campagna "Usa e getta? No, grazie" Legambiente ha promosso un "trash mob" sulla spiaggia del Mediterranea di Ostia, un'esperienza di stabilimento balneare "plastic free", in occasione dell'arrivo a Roma della Goletta Verde, la storica imbarcazione ambientalista che naviga ogni estate per combattere i "nemici del mare". Tra lo stupore dei bagnanti, sono comparsi in spiaggia un enorme piatto, posate, una bottiglia e una mega cannuccia.
Su 78 spiagge monitorate nel 2018, un'area pari a 60 campi da calcio, i volontari dell'associazione hanno trovato quasi 50mila rifiuti, una media di 620 rifiuti ogni 100 metri. Di questi, l'80% è plastica e ben un rifiuto su tre è stato creato per essere gettato immediatamente dopo il suo utilizzo .
Il 15% dei rifiuti spiaggiati è costituito da bottiglie per bevande e tappi (2 ogni metro). Si tratta del secondo rifiuto più trovato sulle spiagge italiane, dopo i pezzi di plastica.
Piatti, posate, bicchieri e cannucce di plastica sono al settimo posto in questa classifica. Delle sole stoviglie, ben il 61% è costituito dai soli bicchieri di plastica. Per quanto riguarda le buste di plastica, questi rifiuti insieme ai teli sono, invece, in cima alla classifica dei rifiuti galleggianti più censiti da Goletta Verde (il 16%).