MILANO - Dopo aver dato sostegno a livello internazionale al recupero delle plastiche dai mari con la campagna Clean Seas, promossa dalle Nazioni Unite, gli svedesi della Volvo bissano il proprio impegno nel Mediterraneo con un'iniziativa analoga sostenuta dalla Filiale italiana. Il via è stato dato con la posa del primo "seabin" a Marina di Varazze (SV), cui seguirà a breve l'installazione di altri due dispositivi nei porti di Marina di Cattolica (RN) e di Venezia Certosa Marina (VE). Si tratta di particolari "cestini" in grado di catturare la plastica dispersa in acqua, ognuno può recuperarne sino a oltre mezza tonnellata l'anno, microplastiche comprese. La campagna avviata da Goteborg per sensibilizzare sui danni ambientali provocati da questo tipo di materiale non si limita ai mari. "Nell'ambito della lotta alla plastica - sottolinea il Costruttore scandinavo - Volvo Cars ha annunciato il progetto di eliminazione delle plastiche monouso in tutti gli uffici, nelle mense e negli eventi realizzati dalla Casa a favore di alternative più sostenibili, inclusi prodotti biodegradabili di carta, pasta di legno e legno". E' stato calcolato che quest'impegno nel 2018 permetterà di evitare l'impiego di oltre 140 tonnellate di articoli in plastica.
Nel dettaglio dell'iniziativa che riguarda i mari del Belpaese, il suo avvio è stato annunciato nel cuore di Milano, nel Volvo Studio, lo show-room del costruttore arredato con materiali naturali. In merito a questo progetto Michele Crisci, presidente e amministratore delegato della Filiale del brand, chiarisce: "Volvo è da sempre impegnata a favore dell'ambiente e non solo a parole. Il progetto PlasticLess di cui siamo partner è un esempio di come l'azienda non si limiti a un'azione di sensibilizzazione, ma si impegni anche in iniziative che hanno un effetto reale a favore dell'ambiente. Dopo che la Casa madre ha sostenuto la campagna globale 'Clean Seas' promossa dalle Nazioni Unite, tocca a noi adesso dare un contributo tangibile, che assume un valore particolare se pensiamo che il nostro amato Mediterraneo ha purtroppo una delle concentrazioni di inquinanti plastici più elevate del pianeta".