Ad un anno dall'avvio dell'inchiesta sul sistema Gran Sasso, in seguito ai diversi sversamenti di sostanze inquinanti registrate nel corso del tempo, la Procura di Teramo firma l'avviso di conclusione delle indagini, iscrivendo nel registro degli indagati 10 persone tra vertici dell'Infn, Strada dei Parchi e Ruzzo Reti, tutte accusate di inquinamento ambientale.
Ad essere raggiunti dall'avviso di garanzia il presidente dell'Infn Fernando Ferroni, il direttore dei Laboratori Stefano Ragazzi, il responsabile del servizio ambiente dei Laboratori Raffaele Adinolfi Falcone, il responsabile della divisione tecnica dei Laboratori Dino Franciotti, il presidente di Strada dei Parchi Lelio Scopa, l'amministratore delegato di Strada dei Parchi Cesare Ramadori, il direttore generale di Strada dei Parchi Igino Lai, il presidente della Ruzzo Reti Antonio Forlini, il responsabile dell'Unità operativa di esercizio della Ruzzo reti Ezio Napolitani e il responsabile del servizio acquedotto della Ruzzo Reti Maurizio Faragalli.
Nell'inchiesta, oltre ai vertici dei Laboratori, sono finiti anche quelli di Strada dei Parchi e Ruzzo Reti. Rappresentanti di Strada dei Parchi che, secondo l'accusa, avrebbero mantenuto in esercizio le gallerie autostradali, come si legge ancora nel capo di imputazione, "senza verificare l'esistenza di un adeguato isolamento delle superfici dei tunnel autostradali e delle condutture di scarico a servizio delle gallerie rispetto alla circostante falda acquifera". Di conseguenza, sempre secondo la Procura, la società avrebbe omesso di attuare le misure, quali il completamento delle opere di impermeabilizzazione delle platee autostradali, necessarie a scongiurare il rischio di contaminazione della falda acquifera e quindi delle acque sotterranee.
L'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (Infn) conferma piena fiducia nella magistratura in merito all'inchiesta sul pericolo di inquinamento delle acque del Gran Sasso che ha portato all'iscrizione nel registro degli indagati di dieci persone, fra le quali il presidente e il direttore dell'Infn e i responsabili del Servizio Ambiente e della Divisione Tecnica dei Laboratori del Gran Sasso.
Il ministro dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca, Marco Bussetti, ha fatto partire una richiesta urgente di chiarimenti ai vertici dell'Infn (Istituto nazionale di fisica nucleare) in merito all'inchiesta giudiziaria sulle attività dei laboratori del Gran Sasso. Il ministro, nel "rispetto delle attività in corso della magistratura", apprende l'ANSA, ha richiesto una relazione immediata sui fatti "per le eventuali determinazioni di sua competenza".