Non si respira in Emilia-Romagna e Lombardia, in particolare, e le condizioni meteo non aiutano, anzi favoriscono la concentrazione di inquinanti nell'aria: da giorni i livelli di polveri sottili sono oltre i limiti di guardia, scattano misure d'emergenza. Tra queste lo stop anche ai veicoli diesel euro 4, riscaldamenti abbassati in case e locali commerciali, divieto di biomasse nel riscaldamento domestico.
In Emlia Romagna l'Arpae conferma le allerte per Piacenza, Parma, Reggio Emilia, Modena e Forlì-Cesena. In queste cinque province i livelli di polveri Pm10 sono oltre i limiti di legge (50 microgrammi per metro cubo) dal 30 novembre e le misure d'emergenza, scattate già lunedì, sono state quindi prorogate. Non solo.
Da oggi le stesse saranno imposte anche nelle province di Bologna, Ferrara, Ravenna e Rimini dove il limite di Pm10 è stato superato dal primo dicembre. Stando alle previsioni meteo, nemmeno la ventilazione attesa per i prossimi giorni riuscirà a garantire un rientro delle concentrazioni di Pm10 entro i livelli di guardia.
Non va meglio in Lombardia, dove, denuncia Legambiente, "quasi tutte le province sforano la soglia dei 4 giorni consecutivi di superamento del pm10". Sempre secondo l'associazione, "in vista del Natale la situazione potrebbe anche peggiorare nelle prossime settimane, che saranno interessate da intensi spostamenti soprattutto in auto".
E lo smog presenta il conto. Secondo uno studio dell'Ausl Bologna anticipato in Comune a Bologna un bambino che nasce oggi, e che trascorrerà il resto della sua vita nel capoluogo emiliano-romagnolo, o comunque in una zona altrettanto inquinata, vivrà sei mesi in meno rispetto a un neonato venuto al mondo in un posto dove l'aria è più pulita e si respira meglio.
Le misure emergenziale previste a livello regionale rimarranno in vigore fino a lunedì 10 dicembre, quando arriverà il nuovo bollettino dell'Arpae. Imposta l'astensione dei limiti alla circolazione anche ai veicoli diesel Euro 4 nelle aree delimitate dai vari Comuni. Uno stop che si aggiunge ai limiti alla circolazione nei centri urbani per i veicoli più inquinanti che restano validi tutti i giorni - compresi il sabato e la domenica - dalle 8.30 alle 18.30.