ROMA - Per l'inquinamento da schiuma del fiume Sacco, fra le province di Roma e Frosinone, "abbiamo già un piano di intervento straordinario della Capitaneria di Porto, ma anche dei Carabinieri Forestali". Lo ha detto il ministro dell'Ambiente, Sergio Costa (M5S), rispondendo alla Camera a una interrogazione del deputato Riccardo Ricciardi (M5S).
"Le sostanze sversate nel fiume sono tensioattivi, ce lo dicono le analisi di Capitaneria di Porto, Carabinieri Forestali e Arpa Lazio - ha spiegato Costa -. Vuol dire che hanno origine di tipo industriale. Ora ci sono sottoanalisi per capire a cosa servivano e risalire al presumibile colpevole. Presso la Procura della Repubblica è stato aperto un fascicolo per disastro ambientale".
"Per i Sin (Siti di interesse nazionale, cioè le aree contaminate più estese, fra le quali la Valle del Sacco, n.d.r.) abbiamo già firmato 40,8 milioni di euro per l'avvio delle bonifiche, che è già una cifra significativa per partire - ha detto ancora Costa -. Aspettiamo i progetti della Regione Lazio.
Il Ministero finanziata e coordina, ma chi progetta è la Regione".
"Il 20 dicembre incontreremo i 19 sindaci per fare il punto della situazione - ha concluso il ministro -. Ci sta a cuore la situazione del Sacco, ma anche della valle, considerando che di recente ho firmato il Piano per la qualità dell'aria per i 19 Comuni, insieme alla Regione".