NAPOLI - "Ieri a Bruxelles è stato chiuso un accordo che va nella direzione di porre l'Italia come Paese leader in nuova visione ambientale di sviluppo dell'Europa". Lo ha detto il ministro dell'Ambiente Sergio Costa nel suo intervento alla Conferenza Nazionale per lo Sviluppo Sostenibile in corso a Napoli, commentando l'accordo raggiunto a livello europeo sui nuovi obiettivi di riduzione delle emissioni nocive delle automobili, con un nuovo obiettivo fissato alla riduzione della CO2 entro il 2030 del 37,5%. "L'accordo è stato chiuso al 37,5% - ha detto Costa - noi siamo partiti chiedendo la riduzione del 40%. C'erano nazioni che non volevano andare oltre il 20, abbiamo fatto blocco e l'Italia è stata leader in questo. Iniziamo a dare risposte concrete, uscendo dalla logica del 'ci piace o no il governo', sono fesserie, vediamo i fatti".
Sul fronte opposto l'associazione europea dei costruttori di auto Acea che esprime invece una "seria preoccupazione" per l'accordo sul fronte occupazione. Secondo Acea, cui aderiscono i principali marchi europei, i nuovi obiettivi "avranno l'effetto di un terremoto" in tutto il settore auto motive, che oggi impiega oltre 13 milioni di persone. I costruttori europei "sono ovviamente impegnati a ridurre le emissioni di CO2 - ha dichiarato il segretario generale di Acea Erik Jonnaert - ma questi obiettivi saranno estremamente impegnativi per l'industria automobilistica e richiederanno un assorbimento del mercato di veicoli elettrici e di altri veicoli molto più forte di quanto attualmente possibile".