Le città italiane sono ancora sotto la cappa dello smog e dall'inizio dell'anno già 17 capoluoghi di provincia sono fuorilegge per i livelli di Pm10, cioè per la soglia di polveri sottili consentite nell'arco di tutto l'anno.
Questo quanto emerge dall'aggiornamento della classifica 'Mal'aria' di Legambiente (aggiornato al 31 marzo). Tra "le città peggiori: Torino con 52 superamenti della soglia consentita per la salute, a fronte dei 35 annuali consentiti, Rovigo con 50; Verona con 49, Cremona con 48 e Milano sempre con 48.
"Dopo appena tre mesi dall'inizio dell'anno - spiega Legambiente - 17 città capoluogo che hanno superato il limite annuale di 35 giorni dei livelli di Pm10 previsti dalla normativa. La situazione più critica è in Veneto dove tutti i capoluoghi, con l'unica eccezione di Belluno, hanno superato il limite. Le città peggiori al momento sono: Torino; Rovigo; Verona; Cremona e Milano". Hanno oltrepassato i limiti anche Vicenza con 47 giorni, Padova (45), Venezia (45), Pavia (44), Alessandria (43), Frosinone (43), Treviso (43), Ferrara (41), Mantova (41), Asti (39), Brescia (37), Lodi (37). Secondo Legambiente è "urgente costruire l'uscita dalla mobilità inquinante per contrastare i cambiamenti climatici, ridurre lo smog e rendere più vivibili le nostre città". Per questo dal Treno verde è stata lanciata una petizione per chiedere al ministero delle Infrastrutture e dei trasporti di approvare al più presto il decreto per autorizzare nei Comuni la circolazione sperimentale della micro-mobilità elettrica, previsto nell'ultima legge di bilancio ma non ancora emanato".