Quasi 3000 persone stanno visitando le ex centrali nucleari italiane. L'iniziativa 'Open Gate' ('cancello aperto') vede la firma di Sogin, la società che si sta occupando dello smantellamento. L'evento coinvolge le quattro centrali di Trino (Vercelli), Caorso (Piacenza), Latina, e Garigliano (Caserta).
Nei tour, della durata di circa due ore, i tecnici Sogin fanno ripercorrere i luoghi che rappresentano un pezzo di storia industriale italiana, come le sale controllo dalle quali si governava l'esercizio del reattore tra gli anni Sessanta e Ottanta, e raccontano il lavoro che svolgono ogni giorno per smantellare gli impianti e gestire i rifiuti radioattivi, con l'obiettivo di chiudere il ciclo nucleare italiano dopo la scelta del referendum del 1987 che ha portato allo stop delle attività nel Paese.
In totale sono accolti 2.896 visitatori: 920 a Trino, 800 a Caorso, 756 a Latina e 420 al Garigliano (con 5000 persone che, in totale, hanno chiesto di aderire). "Quest'evento fa parte di una strategia di Sogin di trasparenza, per far vedere le misure di sicurezza che si prendono per l'ambiente, per i lavoratori e per il territorio", ha spiegato Luca Desiata, amministratore delegato di Sogin, a margine dell'iniziativa organizzata a Latina.