Se tutti nel mondo consumassero ai livelli dei cittadini europei le risorse naturali globali annue si esaurirebbero domani, 10 maggio, e servirebbero 2,8 pianeti per soddisfare la domanda. E' quanto emerge da un rapporto firmato da Wwf e Global Footprint Network, che riprende le conclusioni dello studio Ipbes-Onu sulla perdita di biodiversità e la cui pubblicazione arriva a poche ore dall'inizio del vertice di Sibiu, in Romania, dove i leader dell'Ue discuteranno anche del futuro dell'azione per il clima dell'Unione. Lo studio si chiude con una serie di raccomandazioni, come una riforma della politica agricola comune che remuneri di più gli agricoltori che fanno di più per l'ambiente, e obiettivi come il ripristino completo della natura al 2030 e l'Ue neutrale dal punto di vista delle emissioni entro il 2040.
Se tutti nel mondo condividessero lo stile di vita degli italiani, invece, le risorse naturali del Pianeta capaci di rinnovarsi terminerebbero tra una settimana, il 15 maggio afferma il rapporto dedicato all''Overshoot day' per l'Europa, cioè la data entro la quale, considerato lo stile di vita, i cittadini europei possono ritenere esaurito il budget a loro disposizione di risorse naturali che si rinnovano ogni anno. Si tratta di un "forte messaggio - si legge in una nota del Wwf Italia - ai capi di Governo e di Stato europei che oggi sono riuniti a Sibiu in Romania per il Summit informale del Consiglio europeo in cui si discute del futuro dell'Europa'.