ROMA - "Situazioni al limite" per "scuole e palestre non a norma, dove in alcuni casi per poter imparare ed insegnare si rischia la propria incolumità" per via della presenza di amianto; si tratta di "una realtà preoccupante" con "2.400 scuole a rischio, con un bacino di 350.000 alunni e 50.000 docenti". Questo quanto emerge dalla conferenza dell'Osservatorio nazionale amianto (Ona) e del Comitato nazionale italiano Fair play, 'Sport e scuola, ambiente e sicurezza: via l'amianto', in cui si è analizzato lo stato di salute degli impianti sportivi "afflitti dal degrado e dalla contaminazione da amianto".
"La presenza di amianto negli impianti sportivi e il rischio concreto per la collettività - viene spiegato - si lega in alcuni casi all'assenza di adeguati investimenti di ammodernamento delle strutture". Per questo l'Osservatorio propone "un più efficace utilizzo degli strumenti tecnico normativi e finanziari costituiti dai Piani pluriennali di interventi, con utilizzo del fondo 'sport e periferie'". Inoltre una "dotazione di fondi per la bonifica e messa in sicurezza di tutti gli impianti sportivi nell'ambito dell'ammodernamento di tutte le strutture, che permetta di conseguire anche maggiore efficienza e fruizione del servizio anche per tutti i cittadini".
"Rispetto e lealtà - osserva Giovanni Malagò, presidente del Coni - valori della vita che il Comitato nazionale italiano Fair play promuove da anni con grande passione, sono anche due principi cardine del Coni, alla base dell'armonico sviluppo di ogni realtà sociale secondo i dettami della Carta olimpica. Una riflessione è doverosa, ma, al contempo, è giunto il momento di fare sistema tra le diverse istituzioni per difendere i nostri ragazzi. Il binomio sport e ambiente costituisce un importante mezzo per la formazione dell'individuo e la creazione di quella cultura necessaria al rispetto della salute di ogni individuo. Noi ci siamo". "E' fondamentale affrontare e risolvere il problema amianto in Italia - ha detto Ezio Bonanni, presidente Ona - dando priorità alle scuole, agli impianti sportivi e agli edifici pubblici, per evitare tutte le forme di esposizione alla fibra killer, e quindi realizzare la vera prevenzione che è quella primaria. In questo modo, si ammodernano le strutture, si aprono i cantieri, si crea lavoro e si tutela la salute e l'ambiente". E Ruggero Alcanterini, presidente del Comitato nazionale italiano Fair play, rileva come "il 'no all'amianto' in tutti gli impianti sportivi e scolastici d'Italia può e deve divenire un imperativo e un simbolo della sostenibilità ambientale. Occorre dare priorità all'emergenza amianto".
Osservatorio, in Italia 6000 morti all'anno. In Italia ci sono ancora 40 milioni di tonnellate di materiali contenenti amianto, 33 in matrice compatta e 7 friabile, in un milione di siti, di cui 50.000 industriali e 40 di interesse nazionale (di questi, 10 solo per amianto, da Fibronit di Broni e di Bari a Eternit di Casale Monferrato)" e "questa situazione sta provocando un fenomeno epidemico con 6.000 decessi ogni anno di mesotelioma (1.900), asbestosi (600), e tumori polmonari (3.600)". Questo lo stato dell'arte sull'amianto nel nostro Paese illustrato nel corso della conferenza dell'Osservatorio nazionale amianto (Ona) e del Comitato nazionale italiano Fair play, 'Sport e scuola, ambiente e sicurezza: via l'amianto'. L'Osservatorio ha fatto un censimento sui materiali che contengono amianto: "2.400 scuole, con esposizione alla fibra killer di almeno 352.000 alunni e 50.000 tra docenti e non docenti; 1.000 biblioteche ed edifici culturali; 250 ospedali, 300.000 chilometri di tubature, che diventano 500.000 compresi gli allacciamenti". E "gli stessi impianti sportivi, realizzati prima dell'entrata in vigore del divieto di utilizzo di amianto (1 aprile 1993) presentano materiali in amianto e contenenti amianto e necessitano quindi di bonifica". La presenza di amianto nelle scuole parla, per esempio, per il Lazio di "64 tonnellate di amianto compatto e 150 chilogrammi di amianto friabile", per le Marche di "amianto friabile in 89 istituti scolastici e di ricerca e in 24 impianti sportivi", per la Sardegna "in 395, di cui 72 bonificati e 323 ancora da bonificare".
Costa, è un problema enorme, lavorare sulla prevenzione. "Abbiamo bisogno dell'impegno di tutti perché il problema che ci troviamo a fronteggiare" relativo all'amianto "è di proporzioni enormi". Così il ministro dell'Ambiente Sergio Costa in un messaggio alla conferenza dell'Osservatorio nazionale amianto (Ona) e del Comitato nazionale italiano Fair play, 'Sport e scuola, ambiente e sicurezza: via l'amianto'. "Purtroppo nel nostro Paese - prosegue Costa - ci sono 32 milioni di tonnellate di amianto ancora in circolazione, e sono consapevole che l'unico modo per interrompere la catena delle vittime sia quello di lavorare sulla prevenzione, accelerando mappatura delle aree e bonifiche". L'obiettivo, rileva, è "far sì che nessuno corra più il rischio di esporsi ai danni provocati dalla dispersione nell'ambiente di questo materiale". "Ho provveduto a istituire presso il ministero dell'Ambiente una commissione di lavoro per la riforma della normativa sull'amianto, che entro tre mesi produrrà i primi risultati" ha annunciato Costa.