ROMA - "L'Unione europea ha creduto nell'impegno dell'Italia per uscire dalle procedure di infrazione per l'inquinamento dell'aria. Per questo domani (martedì 4, n.d.r.) l'Unione sarà con noi a Torino al Clean Air Dialogue, per firmare il Piano d'azione per la qualità dell'aria". Lo ha detto il ministro dell'Ambiente, il pentastellato Sergio Costa, a SkyTg24.
Costa ha spiegato che in quest'anno di governo ha trattato con il Commissario europeo all'Ambiente, Karmenu Vella, per far uscire l'Italia dalle due procedure di infrazione per la qualità dell'aria: una per le polveri sottili (PM10 e PM2,5) e l'altra per il biossido di azoto (NO2). Al Clean Air Dialogue del 4 e 5 giugno a Torino, il governo italiano, rappresentato dal premier Conte e da esponenti di sei ministeri, firmerà con la Ue e con le Regioni il piano d'azione per migliorare la qualità dell'aria e uscire dalle procedure di infrazione.
Torino è stata scelta per il Dialogo perché, ha spiegato il ministro, "è la città con il maggior numero di sforamenti" dei limiti di inquinamento atmosferico. Saranno presenti, oltre al premier, i ministri dell'Ambiente Costa, delle Infrastrutture Danilo Toninelli (M5S) e della Salute Giulia Grillo (M5S), oltre a rappresentanti dei ministeri di Economia, Sviluppo economico e Politiche agricole e al commissario europeo Vella.
Il Piano prevede fondi per 400 milioni di euro per l'uscita dal carbone per la produzione energetica nel 2025, per incentivi ai mezzi di trasporto a propulsione ibrida, per l'omologazione nel Codice della strada per la micromobilità elettrica (segway, monopattini, hoverboard), per incentivi per la sostituzione delle vecchie caldaie da riscaldamento, per la riduzione delle emissioni di ammoniaca dagli allevamenti.
"Dobbiamo uscire dalle procedure di infrazione perché vogliono dire multe pesanti - ha spiegato Costa -, ma anche perché, secondo l'Organizzazione mondiale della sanità -, in Italia ci sono 80.000 decessi prematuri all'anno, 260 al giorno, per l'inquinamento atmosferico".