Greenpeace ha riattivato Plastic Radar, il servizio per segnalare la presenza di rifiuti in plastica sulle spiagge, sui fondali o che galleggiano sulla superficie del mare. Novità di questa edizione, spiega la ong in una nota, la possibilità di segnalare i rifiuti in plastica anche nei nostri fiumi e laghi.
Partecipare è semplice, basta avere un telefono cellulare su cui sia installata l'applicazione WhatsApp e, una volta ritrovato un rifiuto in plastica in mare, spiaggia, fiumi o laghi, segnalarlo al numero di Greenpeace +393423711267 inviando una foto in cui sia ben riconoscibile il tipo di rifiuto e, se possibile, anche il marchio dell'azienda produttrice se è un oggetto, insieme alle coordinate geografiche del luogo dove è stato individuato il rifiuto.
La chatbot di Plastic Radar, spiega ancora Greenpeace, porrà successivamente delle domande per reperire le informazioni necessarie per registrare e validare la segnalazione. I dati saranno disponibili in forma aggregata - nell'arco di 24-48 ore - sul sito plasticradar.greenpeace.it "Nella nostra recente spedizione di ricerca e documentazione 'Mayday Sos Plastica' nel Tirreno - spiega Giuseppe Ungherese, responsabile della Campagna Inquinamento di Greenpeace Italia - abbiamo verificato che i nostri mari e le nostre spiagge sono soffocate dalla plastica. Tra i punti più contaminati la foce del Sarno, a conferma che i fiumi sono una delle principali vie di ingresso dei rifiuti in mare. Per questo raccogliamo anche segnalazioni relative alla presenza di rifiuti in plastica lungo fiumi e laghi".
L'iniziativa lanciata l'anno scorso, ricorda Ungherese, "ha avuto un enorme successo con oltre 6.800 segnalazioni valide e ci ha aiutato a far luce sui rifiuti in plastica più presenti nei mari italiani. La maggior parte erano prodotti usa e getta, in primis bottiglie di plastica di grandi aziende che continuano a immettere sul mercato enormi quantitativi di plastica usa e getta non assumendosi alcuna responsabilità circa il suo corretto riciclo e recupero".