L'inquinamento atmosferico, specie quello da ozono che cresce per colpa dei cambiamenti climatici, accelera la progressione dell'enfisema polmonare, proprio quanto fumare. E' quanto emerge da uno studio condotto dall'Università di Washington, dalla Columbia University e dall'Università di Buffalo pubblicato sulla rivista scientifica Jama. Studi precedenti avevano già mostrato una chiara connessione di inquinanti atmosferici con alcune malattie cardiache e polmonari.
Questo nuovo lavoro dimostra un'associazione tra l'esposizione a lungo termine a tutti i principali inquinanti atmosferici (in particolare l'ozono) con l'aumento dei casi di enfisema, una condizione in cui la distruzione del tessuto dei polmoni porta a respiro sibilante, tosse, al respiro affannoso e aumenta il rischio di morte. I ricercatori hanno scoperto che vivere per 10 anni in zone il cui livello di ozono ambientale è più alto di 3 parti per miliardo equivale a fumare un pacchetto di sigarette al giorno per 29 anni. L'analisi è stata condotta per 18 anni in sei aree metropolitane degli Usa, tra cui quelle di Chicago, Los Angeles e New York.
"Siamo rimasti sorpresi nel vedere quanto sia stato forte l'impatto dell'inquinamento atmosferico sulla progressione dell'enfisema nelle scintigrafie polmonari, nella stessa associazione degli effetti del fumo di sigaretta, che è di gran lunga la causa più nota dell'enfisema", ha detto Joel Kaufman, docente di scienze ambientali ed epidemiologia della salute pubblica della School of Public Health dell'Università di Washington.