Anticipando tutti gli altri governi che si stanno occupando a vario titolo dei problemi delle auto e dell'inquinamento generato dai trasporti su strada, la Cina starebbe studiando una nuova normativa sulla qualità dell'aria all'interno dei veicoli. Una mossa - scrive Automotive News China - che potrebbe complicare la progettazione e la produzione non solo dei modelli costruiti localmente ma anche (e soprattutto) delle Case che importano i loro modelli in quell'importante mercato.
Come era già stato evidenziato in passato da studi condotti in camere a particelle zero gli abitacoli delle auto e dei veicoli per il trasporto persone possono presentare elevate concentrazioni di sostanze nocive come la formaldeide e il benzene, provenienti dai rivestimenti e dalle schiume. A questo, poi, si possono aggiungere gli inquinanti che entrano in auto dall'esterno e che, non sempre, sono 'filtrati' adeguatamente dall'impianto di climatizzazione.
Le nuove norme sulla qualità dell'aria allo studio in Cina creeranno certamente problemi anche ai fornitori di componentisica, perché un adeguamento a situazioni più 'stringenti' potrebbe obbligare a differenziare alcune produzioni che oggi sono ormai standardizzate a livello globale.
Secondo Automotive News China la nuova normativa potrebbe comprendere anche una valutazione dell'inquinamento elettromagnetico, con misurazione nell'abitacolo delle radiazioni per veicoli con propulsione tradizionale, elettrificata o 100% a batteria.