(ANSA) - POTENZA - "Il problema dello smaltimento delle scorie nucleari è rimasto irrisolto". Lo sostengono, in una nota, i rappresentanti di "ScanZiamo le scorie", nel 17/o anniversario dell'inizio della protesta contro la decisione del Governo di realizzare a Scanzano Jonico (Matera) il sito nazionale delle scorie nucleari. Dopo una mobilitazione popolare di 14 giorni, il decreto fu ritirato.
"Dopo due settimane di protesta, composta ma determinata - è sottolineato nel comunicato - il popolo di Scanzano cambiò il destino della sua terra e del Mezzogiorno d'Italia. La Basilicata non sarebbe diventata più una discarica di scorie nucleari unica al mondo cosi come il Governo nel 2003 voleva imporre. Ormai sono trascorsi 17 anni da quell'esperienza che unì i lucani in difesa della cultura, dei valori, della storia e della propria economia".
Quest'anno, "in ricordo di quelle giornate", ScanZiamo le Scorie ha organizzato per il 27 novembre, alle ore 20.30, l'incontro online "Basilicata in Rete - Dalla protesta alla proposta. Racconti per un territorio resiliente" nel quale "avremo modo di conoscere idee e sensazioni di una Basilicata che resiste e nonostante tutto si reinventa". (ANSA).