L'entrata in vigore del TiSA, accordo commerciale che viene attualmente negoziato tra 23 membri dell'Organizzazione mondiale del commercio tra cui l'Ue, "oltre che essere un pericolo per la democrazia, andrebbe in senso contrario rispetto a quanto stabilito nel dicembre scorso dai negoziati di Parigi sul clima". Lo afferma Greenpeace in una nota annunciando la pubblicazione - da parte della sezione olandese dell'associazione - di alcuni testi finora segreti del negoziato. Intanto a Ginevra, in concomitanza con il ventesimo round di negoziati su questo accordo, attivisti di Greenpeace oggi hanno protestato aprendo uno striscione che recita "Don't trade away our planet" (Non svendete il nostro Pianeta).
Greenpeace Olanda, spiega l'organizzazione, ha pubblicato sul sito www.tisa-leaks.org alcuni testi finora segreti e un'analisi del capitolo sull'energia relativi al negoziato a porte chiuse del TiSA (Trade in Service Agreement).
"Questi testi", afferma Federica Ferrario, della campagna Agricoltura e progetti speciali di Greenpeace Italia, "mostrano che il TiSA, al pari di altri accordi commerciali, contiene misure che legano le mani di quegli stessi politici che dovrebbero applicare l'accordo sul clima di Parigi". "Sapere che l'industria dei combustibili fossili potrebbe essere tra i protagonisti della redazione di policy ambientali è una contraddizione", sottolinea Ferrario. "Sarebbe come chiedere all'industria del tabacco di scrivere le norme sulla salute". Greenpeace chiede che le negoziazioni su TiSA e TTIP vengano "immediatamente sospese" e che non venga ratificato il CETA (l'accordo tra Ue e Canada). "Anziché minare le politiche a salvaguardia del clima, gli accordi commerciali dovrebbero essere progettati per migliorare le azioni in sua difesa", sottolinea Greenpeace.