Dopo mesi di negoziato, i Paesi Ue sono a un passo dall'accordo sui due regolamenti che fissano gli obiettivi al 2030 di riduzione delle emissioni di gas serra nei settori agricoltura, trasporti e foreste. Il via libera politico dovrebbe arrivare venerdì 13 dal consiglio dei ministri dell'Ambiente in Lussemburgo.
Fonti della presidenza estone individuano nella flessibilità richiesta dai paesi dell'estremo nord dell'Europa nella gestione e sfruttamento delle foreste la principale questione da risolvere. Ma c'è molta pressione per superare le divisioni, perché l'Ue vuole presentarsi da leader nell'azione per il clima alla prossima conferenza della parti di Bonn (Cop 23, 6-17 novembre).
Secondo quanto stabilito dai capi di Stato e di governo europei nell'ottobre 2014, l'Ue punta a tagliare le emissioni da agricoltura, trasporti, edifici e gestione delle foreste del 30% entro il 2030, rispetto ai livelli del 2005.
Oggi alle 14 entra nell'ultima fase anche il negoziato tra Commissione, Consiglio e Parlamento sull'assetto futuro del mercato delle emissioni da industria e energia (Ets). L'accordo, però, non sembra a portata di mano. L'impegno dei leader europei sui settori Ets è di ridurre le emissioni del 43% entro il 2030 rispetto ai livelli del 2005.