ROMA - Il ministero dell'Economia e delle Finanze riceverà dalla Bei un finanziamento di 800 milioni di euro, di cui la prima tranche, 400 milioni,sottoscritta oggi. Il credito sosterrà circa 150 programmi di messa in sicurezza del territorio sotto il coordinamento del ministero dell'Ambiente che firmerà nei prossimi giorni con la Bei il contratto di progetto per il monitoraggio dello stato di avanzamento degli interventi del "Piano nazionale per la prevenzione ed il contrasto del rischio idrogeologico" del Governo.
Nel dettaglio, si legge in una nota congiunta di Mef e Bei, gli interventi riguarderanno la realizzazione o il rafforzamento degli argini dei fiumi a rischio esondazione, la risistemazione dei corsi d'acqua e dei canali di collegamento, le casse di espansione lungo fiumi e torrenti, interventi per prevenire erosioni costiere o frane. Gli 800 milioni approvati copriranno circa il 50% del valore dei progetti previsti entro il 2022 dal citato Piano nazionale.
Con questa operazione, si legge ancora, "la Repubblica Italiana può beneficiare delle condizioni favorevoli dei prestiti Bei, che grazie alla propria solidità patrimoniale emette obbligazioni sui mercati internazionali alle quali è riconosciuta la tripla A dalle principali agenzie di rating. Ciò permetterà al Tesoro, destinatario del finanziamento, un risparmio nella spesa per interessi". La seconda tranche del finanziamento sarà erogata nei primi mesi del 2018.
Galletti, grande risultato prossimo governo prosegua lavoro
"L’accordo raggiunto tra il Ministero dell’Economia e Banca Europea degli Investimenti è un grande risultato che dà ancora più forza alla sfida cruciale della messa in sicurezza del territorio lanciata dai governi di legislatura. Allo stesso tempo, impegna il prossimo Esecutivo a proseguire questo lavoro". Lo afferma il ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti. "Il ministero dell’Ambiente, assieme ad ItaliaSicura – aggiunge Galletti - ha interpretato il contrasto al dissesto idrogeologico in una forte discontinuità con un passato di insufficiente programmazione, di burocrazia soffocante che fermava i cantieri, di soldi spesi male o rimasti nei cassetti. Lo abbiamo fatto nella concordia con le istituzioni locali e le parti sociali, con un Piano strategico cui questo nuovo finanziamento della Bei farà fare ulteriori passi avanti".