ROMA - Orgoglioso e felice. Così si sente Abel Martin Bettucchi, uno dei 29 giovani (nati tra il 1999 e il 2007) che si sono distinti nella partecipazione, nella promozione del bene comune, nella solidarietà, nel volontariato e per singoli atti di coraggio, e che oggi hanno ricevuto l'attestato d'onore come 'Alfiere della Repubblica' al Quirinale.
L'estate scorsa Abel è intervenuto nel corso di un vasto incendio con le fiamme vicine all'abitato e alla struttura ospedaliera di Gallipoli, soccorrendo una famiglia, e dimostrando - viene spiegato - "grande coraggio e perizia nel mettere in pratica quanto aveva appreso, da volontario, nelle attività di formazione per la protezione civile e le emergenze ambientali".
"A parte il grande orgoglio che ho provato, ho conosciuto ragazzi davvero fantastici coi quali mi sono confrontato - osserva il giovane 'Alfiere della Repubblica' - sono stato davvero felice quando è stata letta la motivazione. Ho divulgato sia il gesto compiuto che l'importanza sociale e ambientale di Legambiente e dei campi di volontariato".
Abel, che ha compiuto 18 anni da poco l'estate scorsa ha infatti partecipato al campo di volontariato di Legambiente a Gallipoli, e insieme a un collaboratore del campo è riuscito a mettere al sicuro dalle fiamme il perimetro di una villa abitata; l'incendio era arrivato a mettere in pericolo anche la zona dell'ospedale 'Sacro Cuore di Gesù'. "Mentre eravamo sulla strada statale, abbiamo visto in lontananza una nube di fumo nero vicino l'ospedale - racconta il ragazzo - ci dirigiamo verso l'incendio e ci rendiamo conto che parte della pineta stava prendendo fuoco. Dopo aver notato una villa non molto distante dalle fiamme, decidiamo di isolare il perimetro dell'abitazione, o per lo meno arginare le fiamme che stavano divampando. Subito dopo ci siamo spostati a nord della villa, c'era l'incendio più grande, continuando a dare il nostro contributo ai vigili del fuoco e alla forestale".
In quel momento - dice Abel - è stato "fondamentale l'istinto. Poi sicuramente ho messo in pratica tutti gli insegnamenti appresi al campo e agli altri due a cui avevo partecipato. Da un'esperienza del genere si acquisiscono diversi valori, prima di tutto il rispetto per l'altro. Chiunque almeno una volta dovrebbe partecipare a un tipo di campo formativo come questo". E ora, conclude, "aspetto che esca il bando per diventare responsabile di campo".