Entro novembre 2019 Roma dovrà presentare il proprio piano d'azione per l'Energia sostenibile e il clima (Paesc). Per aiutare e sostenere la Capitale in questo percorso, la sindaca di Roma Virginia Raggi ha firmato tre accordi: collaborazioni di carattere tecnico-scientifico e operativo volte all'analisi del potenziale delle fonti energetiche rinnovabili e dell'efficienza energetica per la riduzione delle emissioni di gas climalteranti.
Nel dettaglio, il primo accordo, firmato tra Roma Capitale, Enea e Gestore servizi energetici (Gse) prevede che le parti analizzino il precedente Paes per valutarne parti eventualmente utilizzabili, valutino possibili azioni di produzione di fonti rinnovabili e risparmio energetico sul territorio capitolino e individuazione di nuove azioni da inserire nel nuovo Paesc.
Il secondo accordo, siglato tra Roma Capitale e Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (Ispra), prevede l'aggiornamento dell'inventario delle emissioni di gas clima alteranti, l'analisi dei dati e degli scenari evolutivi.
Infine, il terzo accordo impegna Roma Capitale e la Struttura di progetto energia (Spe) del ministero della Difesa a condividere il know how e le best practice nella gestione del ciclo dei rifiuti, a monitorare le emissioni di CO2 negli uffici ed edifici del ministero e a individuare idee progettuali che possano avere impatto positivo sul traffico veicolare e sul trasporto pubblico in relazione agli spostamenti del personale del ministero.
"Il confronto con gli esperti, le imprese e i diversi portatori di interesse sarà di fondamentale aiuto per definire azioni fattibili da inserire, in modo partecipato nel Paesc", ha dichiarato Pinuccia Montanari, assessora alla Sostenibilità Ambientale di Roma Capitale, mentre il presidente dell'Enea Federico Testa ha puntualizzato che "la riqualificazione sostenibile degli immobili è un'opportunità straordinaria un grande giacimento di risparmio, tenuto conto che i consumi degli immobili della Pa sono ancora tra i più elevati rispetto alla media nazionale".
"La presenza a Roma degli apparati centrali della Difesa rappresenta un'occasione per promuovere lo sviluppo sostenibile, quale componente essenziale della Strategia Energetica della Difesa (SED), attraverso il rapporto con le aree urbane che ospitano gli assetti militari di vertice, rapporto che sarà replicato in altre aree urbane del Paese", ha affermato il Direttore della Struttura di Progetto Energia (Spe) del Ministero della Difesa, Gen.Francesco Noto mentre il presidente dell'Ispra Stefano Laporta ha parlato di accordi che rappresentano "un ulteriore passo avanti per la tutela dell'ambiente e in direzione di uno sviluppo sostenibile, soprattutto per quanto attiene alle emissioni di gas climalteranti".