BRUXELLES - I Paesi membri dell'Ue hanno approvato la proposta della Commissione europea che introduce il divieto di utilizzo all'aperto di tre pesticidi perché nocivi per le api. L'impiego dei principi attivi (imidacloprid, clothianidin e thiamethoxam, noti come neonicotinoidi), che è molto diffuso in agricoltura, sarà consentito solo in serra. La decisione segue restrizioni già imposte dall'Ue nel 2013.
L'Italia ha votato in favore della proposta di divieto insieme ad altri 15 paesi. Lo stop ai tre pesticidi, che sarà applicabile dalla fine del 2018, arriva dopo due tentativi falliti da parte della Commissione di mettere ai voti la sua proposta e due pareri dell'Efsa circa i rischi che questi principi attivi comportano per le api. I neonicotinoidi sono sostanze insetticide molto usate in agricoltura e risultano più tossici per gli invertebrati, come gli insetti, che non per mammiferi, o uccelli.
Il commissario Ue alla salute Vytenis Andriukaitis è soddisfatto per l'approvazione della proposta della Commissione che vieta l'uso all'aperto di tre pesticidi perché dannosi per le api. "La salute delle api rimane di fondamentale importanza per me poiché riguarda la biodiversità, la produzione alimentare e l'ambiente", ha detto Andriukaitis. Esultano le organizzazioni ambientaliste. "Finalmente, i nostri governi stanno ascoltando i loro cittadini, l'evidenza scientifica e gli agricoltori - dichiara Antonia Staats di Avaaz, ha che raccolto firme a sostegno dello stop - che sanno che le api non possono vivere con queste sostanze, e che noi non possiamo vivere senza api". Di "grande notizia per gli insetti impollinatori e l'ambiente" parla la responsabile agricoltura di Greenpeace Europa Franziska Achterberg, che chiede di "mettere al bando tutti i pesticidi nocivi per le api e abbandonare le sostanze chimiche tossiche in agricoltura".
Greenpeace accoglie con "grande soddisfazione" il bando permanente e quasi totale di tre insetticidi neonicotinoidi dannosi per le api. Secondo l'organizzazione ambientalista, "oggi è una grande giornata per il futuro dell'agricoltura europea". "Questa è una notizia importante per le api, l'ambiente e tutti noi. Il voto a favore dell'Italia certifica l'attenzione dei cittadini italiani per la protezione degli impollinatori", dichiara Federica Ferrario, responsabile campagna Agricoltura di Greenpeace Italia. "I danni di questi neonicotinoidi sono ormai incontestabili - aggiunge - Bandire questi insetticidi è un passo necessario e importante, il primo verso una riduzione dell'uso di pesticidi sintetici e a sostegno della transizione verso metodi ecologici di controllo dei parassiti".
Oltre all'Italia, precisa l'ong, hanno votato a favore del divieto Francia, Germania, Spagna, Regno Unito, Paesi Bassi, Austria, Svezia, Grecia, Portogallo, Irlanda, Slovenia, Estonia, Cipro, Lussemburgo, Malta, che rappresentano il 76,1% della popolazione dell'Ue. Quattro i Paesi contrari al divieto: Romania, Repubblica Ceca, Ungheria e Danimarca. Otto gli astenuti: Polonia, Belgio, Slovacchia, Finlandia, Bulgaria, Croazia, Lettonia e Lituania. Per evitare che questi tre insetticidi ora vietati vengano sostituiti con altre sostanze chimiche che potrebbero essere altrettanto dannose, Greenpeace ritiene che "l'Ue debba bandire l'uso di tutti i neonicotinoidi, come la Francia sta già considerando di fare. È inoltre necessario applicare gli stessi rigidi standard utilizzati per questo bando alla valutazione di tutti i pesticidi e, soprattutto, ridurre l'uso di pesticidi sintetici e sostenere la transizione verso metodi ecologici di controllo dei parassiti".