"Non mi risulta. Arriviamo però prima al consiglio dei ministri che dovrebbe essere questa sera". Così il ministro dell'Ambiente Sergio Costa, a margine dell'EcoForum di Legambiente, risponde sul possibile slittamento del decreto dedicato alla Terra dei fuochi dal tavolo del cdm previsto per oggi. "Ci stiamo lavorando", aggiunge il ministro facendo presente che si tratta al momento di un passaggio di competenza e non di assegnazione di risorse. "Se non si sposta la competenza dall'agricoltura all'ambiente - osserva - il ministro dell'Ambiente non ha la penna per passare allo step due".
Spostare la competenza significa anche "riconoscere che i prodotti agricoli sono sani. Quando si incardina un problema come quello della Terra dei fuochi presso il ministero dell'Agricoltura implicitamente si può dare una percezione negativa ai consumatori, cosa che non è. I prodotti sono sani, io e la mia famiglia li consumiamo". Secondo Costa c'è" un problema ambientale e quindi deve andare al ministero dell' Ambiente. So di prendermi una bella responsabilità ma è una materia che conosco".
I decreti che indicano quando un rifiuto può esser considerato tale, i cosiddetti decreti sull'"End of waste" sono "all'attenzione del mio ministero. Abbiamo una sentenza del Consiglio di stato, e noi che dello Stato siamo servitori ci allineeremo e cambieremo la norma" ha poi detto il ministro Costa. I decreti sono anche uno dei punti principali per consentire all’economia circolare di avviare le proprie filiere, in particolare quelle legate al recupero di risorse. Tra gli esempi più significativi fermi per via dei decreti mancanti, quello della Fater di Treviso, impianto unico che riesce a recuperare i pannolini. "Il Consiglio di stato ci ha detto 'attenzione, per farlo dovete fare dei passaggi che nella norma si possono fare'- aggiunge Costa - si faranno quei passaggi e finalmente potrà partire questo percorso nuovo che è il nuovo paradigma ambientale dell'Italia".