ROMA - Slitta di qualche giorno il responso finale del Ministero dell'Ambiente sul dossier Tap, che era atteso per mercoledì. Fonti del Ministero spiegano che i tecnici non riusciranno a dare entro oggi il parere definitivo sulla correttezza dell'iter amministrativo del progetto, e che saranno necessari alcuni giorni. Gli uffici stanno ricontrollando tutto l'iter autorizzativo dei lavori, alla luce anche della nuova documentazione portata lunedì sera dal sindaco di Melendugno.
Il primo cittadino del comune in provincia di Lecce, dove dovrebbe arrivare la tubazione sottomarina, aveva portato nuovo materiale su presunte irregolarità della Tap nel corso di un incontro lunedì sera a Palazzo Chigi con il premier Giuseppe Conte e i ministri del Mezzogiorno, Barbara Lezzi (M5S), e dell'Ambiente, Sergio Costa (M5S). Oggi il ministro Costa, a margine di un evento a Roma, aveva detto che i suoi uffici stavano lavorando intensamente e che sperava di poter dare la risposta finale entro oggi. Il Ministero dell'Ambiente deve accertare in particolare se, al momento dell'autorizzazione ai lavori della Tap, era stata presa in adeguata considerazione la tutela della posidonia, alga protetta da normative europee. Il dossier Tap era già stato controllato dal Ministero la scorsa estate e non erano emerse irregolarità.
Il Ministero dell'Ambiente ha convocato per giovedì mattina a Roma un incontro tecnico al quale parteciperanno il sindaco di Melendugno, Marco Potì, e due tecnici della commissione comunale progetto Tap. Oggetto dell'incontro sarà la valutazione della documentazione prodotta dal Comune salentino che ha anche presentato un dossier in cui vendono indicate le criticità sul progetto Tap rilevate dal Comune e che il Ministero dell'Ambiente ad oggi non aveva ancora visionato.