"Se non agiamo con urgenza per proteggere la nostra natura, potremmo essere già all'inizio di un'era di pandemie". Le parole della presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen al vertice 'One Planet Summit', organizzato dalla Francia e dedicato alla biodiversità, sono l'ennesimo sos su cosa la natura è capace di fare, alla luce della pandemia da Covid-19.
La cosapevolezza è ormai diffusa sulla moltiplicazione delle malattie che passano dall'animale all'uomo per la distruzione di habitat selvatici. Quindi l'appello ad agire per evitare quello squilibrio nel rapporto uomo-ambiente, così pericoloso. Nel mondo circa il 25% di tutte le specie animali e vegetali sono a rischio estinzione, con l'80% che vive nelle foreste sempre più rase al suolo.
Quattro i temi della conferenza: protezione degli ecosistemi terrestri e marini, promozione dell'agro-ecologia, mobilitazione dei finanziamenti, legame fra deforestazione, protezione delle specie e salute umana.
"La pandemia ci ricorda che distruggere l'habitat naturale, di fauna e flora, ha delle implicazioni sulla salute umana" ha detto da parte sua il premier Giuseppe Conte - come molti altri capi di stato e di governo in video collegamento - assicurando che "la tutela dell'ambiente sarà un pilastro della presidenza italiana del G20".
Il 2021, ha aggiunto, "sarà un anno cruciale per il pianeta", con diversi appuntamenti dal congresso mondiale dell'Unione internazionale per la conservazione della natura in settembre alla conferenza sul clima Cop26 (promossa in partnership da Regno Unito e Italia) per cui "bisognerà fare "passi concreti" per tutelare l'eco-sistema. E sono in agenda anche la Cop15 sulla biodiversità e la Cop contro la desertificazione.
L'Italia, ha assicurato Conte, punterà a "perseguire la sfida delle neutralità climatica", con la riduzione dei combustibili fossili, ma ha citato anche la lotta alla desertificazione, al degrado degli oceani. Il padrone di casa, Emmanuel Macron ha sollecitato "l'avvento di un pianeta più rispettoso dell'ambiente, inclusi l'Europa e il Mediterraneo".
La cancelliera tedesca Angela Merkel ha puntato sulla lotta alla deforestazione, il primo ministro britannico Boris Johnson ha annunciato lo stanziamento di almeno 3 miliardi di dollari per finanziare nei prossimi 5 anni misure contro il cambiamento climatico in grado di contribuire a "proteggere e ripristinare" le biodiversità. Il principe Carlo d'Inghilterra ha lanciato il progetto 'Terra Carta' esortando le imprese a privilegiare il pianeta e i suoi abitanti rispetto agli interessi finanziari.
"Dobbiamo mobilitare finanziamenti privati e pubblici per costruire un'economia che sostenga la biodiversità e protegga gli ecosistemi" ha detto la presidente della Bce Christine Lagarde. Ursula von der Leyen dice che "il 2021 sarà l'anno in cui il mondo volterà pagina per il nostro pianeta" e auspica che la Cop15 in Cina (rinviata dall'ottobre scorso causa Covid) sia come la Cop21 per il clima, che abbia un "accordo come quello di Parigi. Ambizioso, globale e rivoluzionario". (ANSA).