Puntare su auto e camion a metano non aiuterà a tagliare le emissioni a effetto serra, perché questi non offrono praticamente nessun beneficio ambientale extra rispetto a quelli a benzina. E' quanto emerge da uno studio compiuto dalla Ricardo Energy & Environment per l'organizzazione a favore di trasporti sostenibili Transport & Environment.
Secondo lo studio, non si risparmiano emissioni nel passare da benzina a gas naturale liquefatto o compresso, mentre veicoli ibridi a benzina, quelli elettrici e a idrogeno portano molti più benefici all'ambiente. L'unico vantaggio parziale è sul diesel, in quanto le vetture a gas non emettono gli ossidi di azoto (NOx, al centro dello scandalo Volkswagen). Ora, però, con il giro di vite sulle emissioni dovuto all'introduzione dei nuovi test sia per i NOx che la CO2, questo si assottiglierà rapidamente.
I risultati dello studio arrivano in concomitanza con il lavoro condotto dalla Commissione Ue sulle proposte in preparazione sia per i target nazionali di riduzione delle emissioni serra per settore non coperti dagli Ets, sia per la comunicazione sulla decarbonizzazione dei trasporti. E l'Italia, come si sottolinea nello studio, è il Paese Ue dove più è diffuso l'utilizzo di auto a gas in quanto costituisce "attualmente il mercato leader europeo per le vendite di veicoli a metano, con circa il 5% dei nuovi veicoli venduti alimentati con questo carburante". Questo potrebbe avere quindi delle ripercussioni sugli sforzi che saranno richiesti al Paese per ridurre le emissioni e raggiungere così gli obiettivi climatici.
"Il gas naturale non è un carburante ponte ma un costoso vicolo cieco sulla strada della decarbonizzazione dei trasporti", ha dichiarato l'analista su trasporti ed energia a T&E Carlos Calvel Ambel, avvertendo che "l'Europa rischia di ripetere gli errori del passato sui carburanti quando ha promosso diesel e biocarburanti che si sono rivelati costosi e dannosi".