(ANSA) - ROMA, 20 OTT - La FIAB-Federazione Italiana Amici
della Bicicletta esprime in un comunicato "totale delusione,
unita a un senso di amarezza e forte rabbia" per lo "stop"
avvenuto ieri all'iter di approvazione della Legge Quadro per la
Mobilità Ciclistica, presentata lunedì 17 ottobre alla Camera
dal deputato relatore Paolo Gandolfi, dopo oltre due anni di
lavori e revisioni. Una mancata approvazione giustificata dalla
mancanza di un parere tecnico della Commissione Bilancio
relativo alla copertura finanziaria del provvedimento. Per la
Fiab tuttavia lo stop "sembra sancire la definitiva condanna
della legge all'oblio".
"Basta dire quanto siamo bravi e belli a impegnarci per lo
sviluppo della mobilità sostenibile che fa tanto bene
all'ambiente e alla salute - commenta Giulietta Pagliaccio,
presidente FIAB -. Parliamo di soldi e di come sia conveniente
investire nella ciclabilità e nelle relative infrastrutture che,
a differenza delle 'grandi opere', portano risultati nel breve
periodo e con guadagni per l'intera collettività".
Secondo uno studio della città di Copenhagen, un segmento
d'infrastruttura ciclabile lungo 1 km porta un guadagno netto di
42 centesimi per ogni ciclista che lo percorre, mentre lo stesso
km fatto in auto genera una perdita di 3 centesimi. Il ritorno
generato da quel km, percorso da una media di mille ciclisti, è
di 420 euro al giorno, oltre 150.000 euro in un anno.
"Ci auguriamo - conclude la presidente FIAB - che almeno la
Legge di Stabilità includa in modo specifico altre risorse per
la mobilità ciclistica". (ANSA).
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