Milano è la città più "eco-mobile" d'Italia: vince non solo perché capitale della cosiddetta 'sharing mobility', ma anche perché favorita dalla politica dei parcheggi, di scambio e a pagamento, da una elevata offerta di trasporto pubblico, da un contenuto indice di motorizzazione e una elevata percentuale di veicoli a basso impatto, ma anche da una bassa mortalità sulle strade. A dirlo è il Decimo rapporto di Euromobility sulla mobilità sostenibile nelle principali 50 città italiane che indica al secondo posto Parma e al terzo Torino. Roma è invece al 15/mo posto.
Nei primi posti della classifica, indica il Rapporto che ha il Patrocinio del Ministero dell'Ambiente, anche quest'anno tutte città del nord, con Venezia al quarto posto e Padova al quinto. Nella "top ten" si confermano anche Brescia al sesto posto e Bologna al settimo, Reggio Emilia all'ottavo, Ferrara al nono e Novara al decimo.
In fondo alla classifica della mobilità sostenibile L'Aquila, Siracusa e Catanzaro. Il Rapporto segnala un incremento del numero di veicoli a basso impatto, soprattutto GPL e Metano, che raggiungono complessivamente l'8,6% del parco nazionale circolante, e quelli ibridi ed elettrici che aumentano del 37,6%. Continua l'affermazione della sharing mobility, fra bike sharing e car sharing.
"Questo decimo Rapporto - sottolinea Lorenzo Bertuccio, Direttore scientifico di Euromobility - conferma che siamo ben lontani da una mobilità veramente sostenibile nonostante gli sforzi delle amministrazioni e l'affermazione della cosiddetta sharing mobility". Per la mobilità 100% elettrica il "punto di svolta è dietro l'angolo" secondo il presidente di Euromobility Roberto Maldacea.