BRUXELLES - La mobilità elettrica è la svolta di domani, dall'ambiente alla salute sino ai consumi energetici, e l'Italia è pronta a raccogliere la sfida in Europa ponendosi come leader nell'intera filiera. Perché ci sono le basi tecnologiche ed economiche per fare il salto, una volta attivata la volontà politica. E' il messaggio di fondo che portano a Bruxelles Enel e la Fondazione Symbola alla vigilia della presentazione da parte della Commissione Ue del pacchetto sulla 'mobilità pulita', con la presentazione per la prima volta domani a livello europeo del rapporto "100 Italian e-mobility stories". Il volume delinea infatti un settore vivace e in pieno sviluppo, dalle ricariche sino alle app.
In un momento dove lo scandalo del 'Dieselgate' ha messo in luce tutti i limiti della mobilità tradizionale, la svolta della e-car consentirebbe infatti una riduzione dal 50 al 70% delle emissioni di CO2, il taglio a zero di quelle NOx dei diesel, oltre a una maggiore efficienza con un conseguente taglio dei consumi energetici. "Si ha spesso la tendenza a considerare gli obiettivi europei in materia ambientale ed energetica al 2030 e al 2050 lontani ma le azioni necessarie per raggiungerli sono urgenti", spiega il vicepresidente esecutivo e responsabile degli affari europei di Enel Simone Mori, in quanto "il rinnovamento del parco di generazione elettrica ha una cadenza più che ventennale e quello del parco automobilistico decennale" dunque "le scelte di oggi hanno riflesso per i decenni a venire". Ecco perché, sottolinea, l'imminente legislazione Ue in materia di trasporti "dovrà dare la massima considerazione ai veicoli elettrici, che rappresentano una delle più efficaci soluzioni nella lotta contro l'inquinamento atmosferico e, allo stesso tempo, una grande opportunità industriale". Per questo va "liberato" il potenziale della mobilità elettrica, tema al centro dell'evento "Unleash E-Mobility" dove a discutere insieme all'ad di Enel Francesco Starace e al presidente di Symbola Ermete Realacci vi saranno anche l'eurodeputata Simona Bonafè con il collega Claude Turmes, oltre a Nikolas Von Peter del gabinetto della commissaria ai trasporti Violeta Bulc.