ROMA - Si chiama Polito Charge While Driving, il prototipo realizzato dal Dipartimento Energia del Politecnico di Torino, che consente alle auto di ricaricarsi mentre viaggiano su autostrade attrezzate con apposite bobine in modalità wireless. Il sistema si basa sulla tecnologia 'inductive power trasfer' (IPT) che funziona grazie alla trasmissione induttiva di energia elettrica, che sfruttano un principio molto simile a quello che permette di cucinare sulle piastre a induzione. Tale tecnologia non richiede quindi alcun contatto elettrico e comporterebbe l'eliminazione di installazioni esterne come le colonnine di ricarica, che sono spesso soggette a incidenti o atti vandalici.
Un passo ulteriore rispetto a questi sistemi è stato fatto dal prototipo installato a Susa, che non richiede che la ricarica avvenga con veicolo fermo durante le soste o, in modo prolungato, durante il parcheggio: si parla in questo caso di dynamic IPT, ovvero l'utilizzo della stessa tecnologia durante il movimento del veicolo. L'unità base di un sistema IPT per applicazioni automotive è costituita da una bobina fissa, posta al di sotto del manto stradale, indicata come trasmettitore, e una bobina installata a bordo veicolo chiamata ricevitore. Nel circuito di Susa sono state installate 50 bobine trasmittenti, che invieranno energia ad un ricevitore installato a bordo di un veicolo commerciale leggero.