"La spinta per elettrificare la mobilità nell'Europa nordoccidentale, in Usa e anche in Cina è una cosa buona. Dobbiamo arrivare a un livello molto più alto di penetrazione di veicoli elettrici - o a idrogeno, o a gas - se vogliamo restare sotto la soglia dei 2 gradi" di aumento della temperatura globale, come stabilito dall'accordo di Parigi sul clima. Lo ha detto l'amministratore delegato di Shell, Ben van Beurden.
Intervistato da Bloomberg, il Ceo della prima compagnia petrolifera europea ha affermato che la sua prossima auto non sarà né a benzina né a gasolio ma elettrica, e ha applaudito alla decisione di Francia e Regno Unito di vietare la vendita di auto tradizionali dal 2040.
"Se le politiche e l'innovazione lavoreranno molto bene, la domanda di greggio raggiungerà il suo apice nei primi anni Trenta" per poi calare, ha dichiarato van Beurden, secondo cui potrebbe accadere anche un po' prima, alla fine degli anni Venti, se i biocarburanti avranno un ruolo importante. Il petrolio tuttavia resterà centrale per alimentare aerei, navi e mezzi pesanti.
Shell, ha spiegato il manager, ha già iniziato a rispondere ai cambiamenti nella domanda energetica aumentando il focus sul gas naturale. I prossimi passi saranno nel campo dell'elettricità e delle rinnovabili, insieme a un'espansione nel petrolchimico.(ANSA).