Enel investirà tra i 100 e i 300 milioni di euro per lo sviluppo di una rete capillare di ricarica per l'auto elettrica, che prevede l'installazione di circa 7mila colonnine entro il 2020 per arrivare a 14mila nel 2022. Lo hanno annunciato i vertici del gruppo elettrico nel corso di un evento all'autodromo di Vallelunga, vicino a Roma. Il programma prevede una copertura capillare in tutte le Regioni italiane e vede Lucca come prima città d'Italia in cui verrà realizzata la rete di ricarica urbana: nel capoluogo toscano verranno installati 19 punti di ricarica con tecnologia Enel che serviranno sia il traffico urbano che extraurbano. L'autodromo di Vallelunga, dove viene presentato il piano, diventerà il primo polo tecnologico di Enel in tutta Italia per la ricerca sulla mobilità elettrica.
L'auto elettrica "è una grande innovazione assolutamente essenziale per sviluppo della nostra posizione futura" ha dichiarato l'ad dell'Enel, Francesco Starace aggiungendo che "la nostra parte del compito è dotare l'Italia e i Paesi in cui siamo di una infrastruttura di ricariche pubbliche e private tale da permettere ai proprietari di un'auto elettrica di avere una vita normale e di divertirsi. Noi ci divertiamo un po' meno, perché una cosa è guidare la macchina e un'altra fare le colonnine. Ma a ognuno il suo, ci tocca la parte noiosa, ma non ci tiriamo indietro". Insomma, "vogliamo far sì che chiunque di noi voglia fare un weekend possa farlo senza dire 'ce la faccio a tornare indietro?'". Per questo l'Enel punta a realizzare "un sistema moderno dappertutto, isole comprese, perché ci sono parti d'Italia che soffrono un po' di abbandono generale e non vogliamo che avvenga. Vogliamo far sì che nel 2018 o 2019 non ci sia un giornale tedesco che fa vedere un automobilista fermo in Italia perché non può ricaricare la macchina".
La rete di ricarica sarà composta da colonnine Quick (22 kW) nelle aree urbane e Fast (50 kW) e Ultra Fast (150 kW), per la ricarica veloce, in quelle extraurbane. Circa l'80% dei punti di ricarica verrà installato nelle zone cittadine, di cui il 21% nelle grandi aree metropolitane e il 57% nelle altre città, e il restante 20% circa a copertura nazionale, per garantire gli spostamenti di medio e lungo raggio, nelle zone extraurbane e nelle autostrade. Tra queste ultime rientrano le stazioni di ricarica del progetto EVA+ (Electric Vehicles Arteries), co-finanziato dalla Commissione europea, che prevede l'installazione, in tre anni, di 180 punti di ricarica lungo le tratte extraurbane italiane. Nel 2018 verranno installate oltre 2500 infrastrutture di ricarica distribuite su tutto il territorio nazionale. Attualmente l'infrastruttura dell'Enel conta circa 900 colonnine in tutta Italia. Il piano nazionale verrà sviluppato in collaborazione con i Comuni e le Regioni interessate, dove Enel investirà direttamente nelle infrastrutture di ricarica, e insieme ai soggetti privati che vorranno partecipare al progetto, con un contributo da parte dell'azienda che potrà arrivare fino al 65% dell'investimento.