ROMA - Rendere gratuiti i mezzi di trasporto pubblici, ipotesi allo studio in Germania per ridurre l'inquinamento delle città, è una ricetta sbagliata, perché i sussidi pubblici impedirebbero al settore di essere innovativo e competitivo. E' questa l'opinione del presidente dell'Associazione nazionale autotrasporto viaggiatori (Anav), Giuseppe Vinella.
"I costi per tale gratuità in Germania sono stimati in circa 13 miliardi di euro annui - spiega Vinella in un comunicato -.
In Italia ammonterebbero ad almeno 8 miliardi all'anno.
Riteniamo che una spesa del genere non sarebbe né sostenibile né giustificabile, non solo e non tanto perché, come rilevano alcuni esperti, la ricetta potrebbe funzionare solo in Paesi dove sono già efficienti sistemi di trasporto pubblico intermodale e integrato, quanto per la semplice constatazione che un settore economico completamente sussidiato rischia di fare passi indietro in quel processo di industrializzazione, recupero di efficienza e produttività, competitività e innovazione che riteniamo imprescindibile per determinare un salto di qualità del sistema e favorire la realizzazione di un nuovo modello di mobilità collettiva e sostenibile".
"Per trainare la domanda di trasporto collettivo - conclude Vinella - serve un servizio pubblico più capillare, più frequente, più integrato, realizzato con mezzi moderni, confortevoli e con le tecnologie più avanzate per la tutela dell'ambiente. Più risorse e più infrastrutture, quindi, e più stimoli agli investimenti in un contesto di competizione virtuosa tra le imprese per la gestione dei servizi".