ROMA - Auto elettriche inquinanti se l'energia non è verde. In una prospettiva di valutazione globale dell'impatto ambientale, la posizione delle auto 100% elettriche sembra 'vacillare'. Gli elementi su cui si basa questa considerazione provengono dallo studio "Comparative Environmental Life Cycle Assessment of Conventional and Electric Vehicles" della Yale University - e realizzato dagli accademici Troy R. Hawkins, Bhawna Singh, Guillaume Majeau-Bettez, and Anders Hammer Strømman - pubblicato nel 2013 sul Journal of Industrial Ecology. A ulteriore verifica dellle variazioni relative alle tipologie di produzione dell'energia elettrica, è stato utilizzato l'osservatorio Energy Outlook della BP che per il periodo 2013 -2017 non evidenzia che lievi scostamenti (crescita dell'impiego del gas e delle rinnovabili, diminuzione del carbone) che regionalmente non sono però tali da modificare le conclusioni dell'analisi della Yale University.
Nello studio è stato calcolato l'equivalente della CO2 emessa nell'intero ciclo di funzionamento dei veicoli, comprendendo sia la fabbricazione degli stessi che la produzione dell'energia con cui vengono fatti funzionare.
Dati alla mano è emerso che solo in pochissime nazioni al mondo (Paraguay, Islanda, Svezia, Brasile e Francia) il livello di CO2 equivalente in g/km resta compreso tra 70 e 93 - per effetto della tipologia di produzione dell'elettricità: idroelettrica, geotermica o nucleare - mentre già nel Canada si sale per gli EV a 115 g/km di CO2, con Spagna a 146 e Russia a 155. L'Italia si colloca in una zona intermedia, con un valore equivalente di 170 g/km di CO2 che è comunque molto più alto rispetto ai diesel e ai benzina. La Germania sale a 179, la Gran Bretagna a 189 e gli Stati Uniti 'sforano' in zona rossa (si utilizza ancora il carbone) a 202 g/km. Male anche Messico (203) e Turchia (204) ma le cose peggiorano, e non di poco, per Cina (258), Indonesia (270), Australia (292), Sudafrica (318) e India (370) tutti Paesi che sono fortemente dipendenti dal carbone per produrre elettricità.
Per migliorare la qualità dell'aria andrebbero messe in atto altre soluzioni, come suggerisce nel programma 'la Versione di Oscar' su radio24, l'ingegner Enrico de Vita, giornalista e autorevole esperto di temi ambientali. "Le città vanno dotate di efficienti sistemi di trasporto collettivo con mezzi che siano caratterizzati da inquinamento vicino a zero - ha detto - per creare dove possibile più ampie zone pedonali, chiuse a tutto il traffico dei veicoli privati" e non solo ai diesel. De Vita colloca inoltre i moderni motori diesel nella posizione migliore per le emissioni di particolato (PM10) con una media di 65,3 microgrammi per km, mentre il benzina si colloca a quota 66 e il motore elettrico a 65,7. "Il fatto che le auto a gasolio emettano meno PM10 nel funzionamento rispetto a quelle elettriche - conclude - è legato al fatto che, essendo più pesanti per la presenza delle batterie, sollevano più polveri nella circolazione su strada. Va ricordato al riguardo che il particolato che giace al suolo è oltre 10 volte di più rispetto a quello emesso dagli scarichi".